martedì 20 luglio 2021

Progetto di alfabetizzazione EDES Educare alle emozioni e ai sentimenti

 

 

 
Il 21 giugno 2021 ha preso avvio EDES (Educare alle emozioni e ai sentimenti)", progetto socio-educativo di alfabetizzazione emotiva, destinato a detenuti autori di reati sessuali. Il progetto, della durata di sei mesi, si svolge presso il Centro Penitenziario "P. Mandato-Secondigliano" di Napoli.  
Obiettivi del progetto sono l'avvio di un percorso di consapevolezza rispetto alla condotta criminosa posta in atto e la riduzione della recidiva.
I sotto-obiettivi riguardano tre aree di intervento, (emotiva, cognitiva e comportamentale),con particolare attenzione per quella emotiva. Essi sono:  
1)    AREA EMOTIVA. Conoscere e riconoscere le emozioni proprie e altrui; strategie di regolazione emotiva; focus su rabbia e aggressività; intervento sui meccanismi di colpevolizzazione della vittima; sviluppo e potenziamento di abilità emotive improntate su sentimenti pro-sociali ed empatia  

2)    AREA COGNITIVA: riconoscimento dei pregiudizi e stereotipi basati sul genere. Decostruzione di modelli dei ruoli di genere di  stampo maschilista e proposte di alternative basate su concetti di eguaglianza ed equità.  

3)    AREA COMPORTAMENTALE: riconoscimento e decostruzione di comportamenti basati su condotte violente o caratterizzate da aggressività. Analisi dei comportamenti appresi e trasmessi in ambito familiare, con focus sulla violenza domestica. Sostituzione dei medesimi con comportamenti alternativi basati su sentimenti pro-sociali.  
 
L'attività principale è  un laboratorio esperienziale che vede coinvolti un gruppo di 15 detenuti, condannati in via definitiva per reati di natura sessuale.
La metodologia operativa mira alla partecipazione totale e attiva del gruppo con l'impiego di tecniche, secondo un approccio multi e trans-disciplinare e mira alla creazione di uno spazio di fiducia e condivisione emotiva, secondo i principi di accoglienza e a-valutatività.  
 Gli incontri sono a cadenza settimanale e sono guidati da un Esperto in Criminologia Clinica, Psicologia giuridica e Servizio Sociale, la Dott.ssa Simona Napoli e da un co-conduttore, esperto in diritti umani e monitoraggio di progetti, la Dott.ssa Maria Donata Chiarappa.  
Il progetto è sostenuto con i Fondi Otto per Mille della chiesa valdese.

venerdì 17 gennaio 2020

"If we are to teach real peace in this world, and if we are to carry on a real war against war, we shall have to begin with the children".
Se vogliamo insegnare una vera pace in questo mondo, e se vogliamo condurre una guerra contro la guerra, dovremmo cominciare con i bambini. 

mercoledì 8 gennaio 2020

Si è concluso nel mese di dicembre il progetto Sostegno e Condivisione, realizzato dall'Associazione di promozione sociale Sognatore nel deserto ONLUS.

Promosso dal Garante delle persone ristrette della Regione Campania e dal Consiglio Regionale della Campania, si è svolto in tre istituti: la Casa di Reclusione "G.B.Novelli" di Carinola, la Casa Circondariale di Vallo della Lucania e nel Centro Penitenziario "P.Mandato-Secondigliano" di Napoli.
L'iniziativa rientra nell'art 27.3 della nostra Costituzione e dello stesso Ordinamento Penitenziario.
Obiettivo principale dell'iniziativa è stata la creazione di uno spazio emotivo, nel quale avviare una riflessione sulle proprie condotte criminose e puntare allo sviluppo delle abilità sociali, emotive e delle competenze empatiche.

Di seguito presentiamo il lavoro conclusivo realizzato dai partecipanti al progetto presenti nel CP di Secondigliano e che ripercorre tutte le tematiche trattate durante il laboratorio.



sabato 28 settembre 2019

Aiutando gli altri troverò la vera prosperità, insegnando agli altri troverò la vera saggezza e nella felicità altrui troverò la mia
(Paramhansa Yogananda)

lunedì 29 luglio 2019

Non scoraggiarti mai. Qualsiasi cosa accade intorno a te. Sviluppa il tuo cuore e abbi compassione, non solo per i tuoi amici ma per tutti. Lavora per la pace nel tuo cuore e nel mondo. Non scoraggiarti mai. (Dalai Lama)

martedì 10 luglio 2018

Guardate queste mani, guardatele bene! Sono mani, così come i loro volti, sconosciuti per voi e per chi riceverà questi doni. MA NON PER NOI!...Noi conosciamo i loro volti e le loro mani, mani con le quali per mesi abbiamo lavorato, con impegno e pazienza, nell’ intrecciare i vari colori e soprattutto il filo dell’ Amore per “l’altro sconosciuto”, regalando un sorriso ai bambini del Burkina Faso, i quali non giudicheranno queste mani che vivono dietro le sbarre, non gli importerà se il luogo nel quale sono stati creati è un carcere, luogo molto spesso disprezzato e temuto. No!..loro, i bambini, legheranno il braccialetto al polso e saranno felici e grati a quelle mani sconosciute con le quali i loro destini si sono intrecciati....grazie Ragazzi, per la vostra dedizione e per ogni filo intrecciato...










Come previsto dall'ordinamento penitenziario, il Corpo di Polizia Penitenziaria, oltre a svolgere funzioni legate al mantenimento dell'ordine e della sicurezza all'interno degli istituti di prevenzione e di pena, partecipa alle attività di trattamento dei detenuti e degli internati. Nella nostra esperienza personale possiamo affermare di aver sperimentato in modo concreto questa norma con il personale di Polizia Penitenziario del Reparto Roma. Per questo abbiamo sentiamo di porgere il nostro ringraziamento attraverso un attestato, per aver contribuito agli ottimi risultati raggiunti, e inoltre si sottolinea la gradita partecipazione attiva degli agenti al progetto, sia da parte nostra che dai corsisti, come attestato dalla lettera di seguito, e inoltre il nostro intervento

 
 





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